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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), III, 15
 
originale
 
[15] Sic illa laetitia recreata: "Patere," inquit "oro, prius fores cubiculi diligenter obcludam, ne sermonis elapsi profana petulantia committam grande flagitium", et cum dicto pessulis iniectis et uncino firmiter immisso sic ad me reversa colloque meo manibus ambabus inplexa voce tenui et admodum minuta: "Paveo" inquit "et formido solide domus huius operta detegere et arcana dominae meae revelare secreta. Sed melius de te doctrinaque tua praesumo, qui praeter generosam natalium dignitatem praeter sublime ingenium sacris pluribus initiatus profecto nosti sanctam silentii fidem. Quaecumque itaque commisero huius religiosi pectoris tui penetralibus, semper haec intra conseptum clausa custodias oro, et simplicitatem relationis meae tenacitate taciturnitatis tuae remunerare. Nam me, quae sola mortalium novi, amor is quo tibi teneor indicare compellit. Iam scies omnem domus nostrae statum, iam scies erae meae miranda secreta, quibus obaudiunt manes, turbantur sidera, coguntur numina, serviunt elementa. Nec umquam magis artis huius violentia nititur quam cum scitulae formulae iuvenem quempiam libenter aspexit, quod quidem ei solet crebriter evenire.
 
traduzione
 
Allora ella tutta racconsolata mi disse: ?Ti prego lasciami prima chiudere per benino la porta della camera perch? se trapelasse qualcosa del mio discorso non vorrei che questo fosse cagione di un guaio ancora pi? grosso? e cos? dicendo and? a fissare i chiavistelli e a mettere la spranga nei suoi anelli, poi mi ritorn? accanto e, gettandomi le braccia al collo, riprese a bassa voce: ?Ho paura, tanta paura di scoprirti i misteri di questa casa, di rivelarti i segreti della mia padrona, ma io mi fido molto di te, perch? sei saggio, appartieni a una nobile famiglia, hai un ingegno non comune e per di pi? sei stato iniziato a parecchi riti e, quindi, conosci la sacra legge del silenzio. Quindi tutto quello che io affider? all'inviolabile scrigno del tuo buon cuore, ti prego di custodirlo gelosamente e di ricompensare la sincerit? delle mie parole con un silenzio di tomba. Si tratta di cose che soltanto io conosco e che mi son decisa rivelarti solo per l'amore che a te mi lega. Tu cos? saprai che casa ? questa e saprai per quali misteriosi tramiti la mia padrona evochi i morti, muta il corpo degli astri, piega al suo volere gli dei, rende docili a s? gli elementi. E mai ella fa maggior uso di quest'arte sua come quando t'ha adocchiato un bel giovane, e questo le capita spesso e volentieri.
 

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